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mercoledì 25 dicembre 2013

Dal Vangelo secondo Topodimamma





«Santoooo, santoooo...»
«Eh?! Cosa stai cantando, Topo?»
«Una canzone che ci hanno detto all’asilo, quando ci hanno raccontato come è nato Gesù!»
«Ah... la racconti anche a me, questa storia?»
«Sì, mamma! Allora: c’era uno che stava facendo una sedia...»
«Ehm... Giuseppe?»
«Sì, brava! Si chiamava così!»
«Ok. E?»
«E poi c’era una sua amica... La Maria.»
«E cosa è successo?»
«Giuseppe e La Maria si sono innamorati e poi si sono sposati.»
«Sì, ti seguo...»
«E poi è arrivato uno - ma non Giuseppe, un altro - che è andato alla finestra, e ha detto alla Maria che aveva un bambino nella pancia.»
«L’arcangelo Gabriele?»
«Sì, quello, Gabriele! Ma la conosci anche tu, allora!»
«Più o meno; è che non me la ricordo tanto bene. Ma dimmi: cosa hanno fatto La Maria con il bambino in pancia e Giuseppe?»
«Dovevano far nascere Gesù, ma giravano e giravano e niente, i paesani non li volevano.»
«Uh, poverini! Che puzzoni, ‘sti paesani! E quindi, dove sono andati?»
«Alla fine hanno trovato rifugio in una... mmmh... una fattoria!»
«La mangiatoia?!»
«Eh, proprio quella! E poi Gesù è nato.»
«E lo hanno messo in una culla?»
«Sì, Giuseppe ha preso della paglia pulita, ma proprio pulita e poi ci ha messo sopra Gesù appena nato.»
«E il bue e l’asinello lo tenevano al caldo con l’alito?»
«Macché! Era la paglia pulita, a tenerlo al caldo!»
«E qualcuno è andato a trovarli?»
«Sì, il pastore. Ma è andato via subito, perché doveva correre dietro alle pecore.»

Non ho chiesto altro. Non si sa mai: il figlio di un’atea può sempre mettere l’oro nelle mani di Jake l’avventuriero, l’incenso in quelle del Grande Puffo e le lenticchie tra gli zamponi di Peppa Pig.